Il gres lappato riproduce le forme e le strutture della pietra naturale, poichè viene sottoposto a lappatura e lucidatura in linea per ricreare un effetto anticato o simile a quello dei marmi lucidi.
Nel processo di lucidatura può rimanere sulla superficie una leggera patina dovuta alle mole lucidanti, facilmente attaccabile dagli acidi; avviene lo stesso fenomeno dei marmi lucidi, ovvero al contatto con una sostanza acida si crea una macchia più scura. Questo fenomeno, fino ad ora, è stato erroneamente interpretato come una macchia per assorbimento ma nella realtà non c’è alcuna porosità sulla superficie, e non si assiste a nessun assorbimento da parte di sostanze oleose e colorate.
In tali circostanze, il trattamento con prodotti antimacchia per grès porcellanato risulta inefficace oltre che superfluo; infatti, se si mette a contatto la piastrella con olio, caffè o vino rosso, tanto per citare gli agenti più comuni, non si assiste a alcun fenomeno di assorbimento. Le cose cambiano se il contatto avviene con succo di limone o con qualsiasi sostanza acida: in questo caso, infatti si assiste alla formazione di macchie dovute alla bruciatura o asportazione della patina lucida.
Per il gres lappato, la pulizia più efficace consiste nel lavare la superficie con un prodotto a PH acido che consente di rimuovere completamente la lucidatura eseguita per lappatura.
Una volta che la superficie è uniformemente opaca si può procedere a ri-lucidatura con creme lucidanti per grès porcellanato. Questa lavorazione ricrea e ripristina le condizioni iniziali della piastrella ma soprattutto forma sulla superficie una struttura inattaccabile dagli acidi e antimacchia.
Una pratica sicuramente impegnativa, ma efficace e duratura.